Vivere il passaggio ultraterreno di una persona molto cara, di un amico o di un parente, rappresenta da sempre un momento molto delicato e mai sentito nello stesso modo da chi rimane sulla terra a ricordarlo e piangerlo. Molto spesso, per una questione di affetto e amore, o per la semplice idea di rendere al nostro caro il “passaggio” nell'aldilà meno spaventoso, vengono collocati nella bara oggetti, biglietti, lettere e quant'altro. Con questa pratica, i familiari, vivono nella convinzione che possa instaurarsi un legame ancora più concreto e vivo, proprio attraverso quegli elementi che hanno caratterizzato quella persona in vivenza.
I principali oggetti
Tra i principali oggetti che tutt'oggi vengono posti nella bara sono rappresentati da quelli di origine religiosa come: la croce, il libro delle preghiere, il rosario, la medaglietta della Madonna o di un qualsiasi santo nei confronti del quale c'è una devozione profonda. Capita spesso che sia lo stesso defunto, nel suo testamento, ad esprimere la volontà di affrontare la sepoltura con determinati oggetti che per lui sono stati veramente significativi durante la sua vita. Questo modo di dimostrare l'affetto, è anche una modalità per far conservare al morto la sua essenza, la sua individualità e per ricordare passioni sconvolgenti, vecchi legami e interessa della sua vita. L'usanza di porre all'interno della bara, o semplicemente su di essa, oggetti personali della persona morta, è stata, fino a non molto tempo fa, molto diffusa ma, a causa di violazioni di sepolture da parte di tombaroli alla ricerca di oggetti di estremo valore, queste pratiche stanno scemando e si stanno sempre più diradando.
Le origini
Questa usanza, in verità, deriva da molto lontano, addirittura per gli antichi egizi era un vero e proprio obbligo di agire, in un modo rispettoso, nei confronti del defunto. Gli egizi credevano che il defunto, nell'aldilà, avrebbe vissuto una nuova vita dove avrebbe avuto tutto con sé e tutto ciò che gli sarebbe potuto tornare utile. Sula testa dei faraoni mummificati, veniva situata una maschera mortuaria, al fine di aiutare lo spirito della persona defunta a riconoscere il suo corpo e vari oggetti intorno ad esso. Una famosa categoria di beni che ha fatto parte del corredo funerario sin dai tempi passati, è stat costituita da quelli specifici per il viaggio nell'aldilà: un tozzo di pane, una moneta, una lanterna o una borraccia. A seconda dei tempi, i corredi funebri, variano in funzione dell'età del defunto, del suo sesso, del suo mestiere e dei relativi gusti e usi. Oggi le usanze sono cambiate e onoranze funebri a Roma, come la Cattolica San Lorenzo, si premurano attivamente di rispettare le esigenze dei parenti ma soprattutto di chi non c'è più, al fine di rende pieno omaggio allo spirito che è salito in cielo e che resiste, insieme a tutti quelli che hanno popolato il nostro pianeta e vissuto tantissime onoranze funebri diverse.