Le nuove normative che sono entrate in vigore con la Riforma del Terzo settore permettono, in fase di redazione del 730, di chiedere che le donazioni effettuate a favore delle onlus possano essere detratte o dedotte. Questi benefici fiscali per le donazioni ad ONLUS sono stati introdotti con il D. Lgs. 117 del 2017, ma per poterne usufruire è necessario che la donazione venga effettuata con carta di credito, con assegno bancario, con assegno postale o con bonifico bancario: insomma, tramite un sistema che garantisca la tracciabilità della transazione. Anche coloro che donano, dunque, possono rendersi conto della convenienza che caratterizza le donazioni alle onlus, definite erogazioni liberali, che permettono loro di continuare a svolgere la propria attività.
Tutti i vantaggi di una donazione
Le donazioni a onlus si caratterizzano per molteplici vantaggi: da una parte permettono di supportare una causa nella quale si crede, e dall’altra parte offrono l’opportunità di beneficiare di sgravi fiscali. Ecco spiegato il motivo per il quale è utile cercare di capire il meccanismo di funzionamento che sta alla base delle donazioni e delle detrazioni. Sia chiaro: esse sono valide per tutte le onlus. Ma che cosa sono le onlus? La loro definizione si ritrova nel D. Lgs. 460 del 1997, relativo alla disciplina tributaria delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale e degli enti non commerciali. Ebbene, nella categoria delle onlus rientrano le società cooperative, le fondazioni, i comitati, le associazioni e gli altri enti di natura privata – che possono avere o meno personalità giuridica – nei cui statuti sia indicato l’obbligo di perseguimento esclusivo della solidarietà o la promozione di sport, cultura, istruzione, educazione, assistenza sociale, beneficenza o altre attività che abbiano un impatto positivo sulla società.
Detrazione e deduzione: che cosa cambia
Per le donazioni a onlus, esistono due tipi di agevolazioni fiscali per le persone fisiche a cui si può fare riferimento nel 730. Una è la detrazione dall’Irpef, che è pari al 30% delle erogazioni fino a un massimo di 30mila euro; l’altra è la deduzione dal reddito imponibile di una somma pari al massimo al 10% del reddito che viene dichiarato. Come si può facilmente intuire, se si beneficia di una delle due agevolazioni non si può usufruire anche dell’altra: proprio per questo motivo il contribuente si ritrova nella condizione di dover capire quale sia la formula più vantaggiosa per la sua situazione.
Guida alla scelta
In alcuni casi per le donazioni a onlus può essere più conveniente una detrazione, mentre in altri casi è più vantaggiosa la deduzione. In linea di massima, la deduzione è da preferire se si dispone di un reddito di oltre 29mila euro. Di conseguenza, nel caso in cui si scelga la deduzione il consiglio è di intestare la fattura al componente del nucleo familiare che ha il reddito più elevato. Un esempio concreto può aiutare a chiarirsi le idee: ipotizzando di avere a che fare con un reddito lordo pari a 40mila euro e di avere effettuato una donazione di mille euro a beneficio di una onlus, la deduzione permette di recuperare 380 euro, a fronte dei soli 300 euro che possono essere recuperati con la detrazione. Ad ogni modo è sempre preferibile richiedere la consulenza di un caaf o di un professionista, dal momento che in fase di dichiarazione dei redditi potrebbero emergere ulteriori aspetti e variabili da prendere in considerazione.