Se pensavate che la nichelatura fosse un processo eseguibile soltanto nelle grandi strutture industriali, con equipaggiamenti complessi e costosi, e che fosse quindi definitivamente preclusa a tutti coloro i quali, per semplice hobby come gli appassionati di vecchie auto o di modellismo, oppure per lavoro come orologiai e gioiellieri, potessero trovarsi a volerla praticare nel proprio laboratorio, è arrivato il momento di ricredervi: esiste una gamma specifica di kit per la nichelatura che può benissimo essere usata anche a livello domestico, con ottimi risultati!
La nichelatura viene praticata, come saprete, su una vasta serie di metalli – dall’acciaio, al ferro, al bronzo, all’alluminio – allo scopo duplice di dare al metallo base una protezione efficace dagli agenti esterni e una finitura perfettamente lucida e a specchio. Il nichel viene scelto come materiale proprio in virtù della sua elevatissima resistenza alla corrosione e straordinaria durezza. Tanta varietà di oggetti base, naturalmente, richiede altrettanta variazione degli strumenti e dei metodi usati per applicare questo strato protettivo.
Tre sono le opzioni principali disponibili sul mercato per questi kit domestici:
1. i kit per elettroplaccatura a spazzola; sono, probabilmente, i più semplici e sicuri da usare, e sono adatti agli oggetti molto minuti. Consistono essenzialmente di bacchette di metallo, che fungono da polo positivo, e vengono alimentate con normalissima corrente a 120 volt che attraversa una piccola quantità di soluzione elettrolitica.
2. I kit a tanica: questi sono più adatti a pezzi grossi, e includono una grande tanica di soluzione alcalina; molti metalli infatti richiedono una base preliminare (è il caso dell’acciaio) prima di poter essere sottoposti a nichelatura. Anche questi possono essere alimentati con la corrente domestica o con una batteria.
3. I kit chimici; è possibile nichelare chimicamente anche senza utilizzo dell’elettricità. In questi casi si immerge semplicemente l’oggetto in un bagno di nichel fuso, lasciandolo depositare sulla superficie. Rispetto al metodo elettrolitico, questo dà spesso risultati più omogenei e uniformi, e quindi di maggiore soddisfazione e durata.